Haven – Recensione

da | 17/02/21 14:01

La storia di due amanti fuggiti da un pianeta dimenticato arriva su Nintendo Switch. Ecco la nostra recensione di Haven, buona lettura.

Nel panorama videoludico mondiale risiedono parecchie realtà non molto conosciute ai non addetti al settore. Molti sviluppatori cercano di produrre titoli indipendenti, che riescano fin da subito a coinvolgere tutti i giocatori, con esperienze all’altezza della situazione visto che rispetto al passato il videogioco è diventato decisamente più mainstream.

Tra i vari titoli rilasciati negli ultimi anni, non possiamo non citare il particolare Furi, realizzato dal team di sviluppo denominato “The Game Bakers” con sede a Montpellier. Si trattava di un gioco action molto particolare e difficile dove noi dovevamo recuperare la chiave eliminando il carceriere dopo essere stati imprigionati. Venne pubblicato nel 2016 e ottenne parecchi feedback positivi, sia dai giocatori che dai recensori di testate internazionali e non.

Gli anni passarono e il team forte del successo ottenuto con i precedenti progetti si ripresenta oggi con una nuova ed emozionante avventura disponibile dal 4 febbraio 2021 su Nintendo Switch. Stiamo parlando di Haven, la storia di due amanti pronti a tutto pur di continuare a vivere insieme su un mondo ignoto.

L’Amore vince sempre? 

Haven racconta la storia di Yu e Kay, i nostri due protagonisti al centro di questo nuovo e affascinante titolo. Entrambi hanno abilità differenti: la giovane Yu è una talentuosa e fantastica ingegnere, ama il cibo e adora cucinare. Kay invece è predisposto all’esplorazione, è un biologo, innamorato della natura sin dalla giovane età.

Facendo un passo indietro, la narrativa del gioco racconta che Yu e Kay erano due abitanti di Arnia, quella che comunemente possiamo definire una sorta di colonia spaziale dove vive tutta l’umanità dell’universo. All’interno di questo mondo la vita viene governata in maniera a dir poco autoritaria dal Consiglio e regolata dal Sensale, uno strano marchingegno che si occupa esclusivamente di decidere autonomamente di accoppiare tra loro le persone tramite calcoli infallibili.

Il Sensale come potrete capire non tiene conto dei sentimenti delle persone, e nessuno osa dire nulla su questa assurda decisione. Da quel momento Yu e Kay presi dallo sconforto fuggono da Arnia per difendere il loro amore, grazie ad una navicella spaziale rinvenuta per caso e riescono senza non pochi problemi ad arrivare su un pianeta sconosciuto a migliaia di lumsec di distanza dalla loro patria.

Questa è la storia, o meglio l’inizio di un viaggio nei sentimenti dei nostri due giovani innamorati, che non vogliamo assolutamente rovinarvi cadendo in inutili spoiler ma sappiate che l’aspetto affascinante di Haven è proprio quello di riuscire a viverlo con gli occhi di Yu e Kay mentre cercano ad ogni costo di sfuggire a un destino ormai segnato. 

Alla ricerca di un luogo tranquillo per noi

La sfera del gameplay di Haven è molto variegata. Si va da una classica esplorazione, con l’immancabile telecamera in terza persona, fino a raggiungere sessioni di combattimento ben strutturate con un sistema ATB che rende la strategia parte fondamentale di questa esperienza, essendo un gioco a turni differente dove dovremo selezionare i comandi al tempo giusto. Come ogni GDR che si rispetti potremo scegliere che tipo di mosse usufruire contro i nostri nemici, e tutto si dimostra semplice e intuitivo. Le creature che dovremo “eliminare” però non dovranno essere realmente sconfitte, infatti il nostro compito sarà esclusivamente di pacificarle non essendo realmente crudeli.

Molte aree di Fonte, il nome del pianeta dove siamo sbarcati, saranno contaminate da una misteriosa sostanza chiamata “ruggine” che corrompe non solo l’ambiente ma anche le creature come precedentemente accennato. Per purificare tali zone sarà fondamentale essere sempre carichi di flusso, l’energia che permette il funzionamento dei ponti che collegano le varie porzioni di mappa sparse nel mondo di gioco.

Non preoccupatevi, tale energia sarà molto semplice reperirla in giro per la mappa, e inoltre servirà per dissipare la ruggine in punti strategici dove è solida. Tale operazione permette di recuperare risorse utili per riparare la vostra navicella o costruire oggetti fondamentali in determinate situazioni. Ricordatevi però, non è assolutamente possibile spostarsi in zone ancora contaminate, quindi prestate molta attenzione.

Gli scontri sono molto variegati, gli stessi sviluppatori hanno fatto un buon lavoro sul differenziare in maniera netta ogni tipo di nemico, con move set credibili e ben congeniati. Una delle differenze sostanziali che troverete in Haven è senz’altro la non possibilità di curare i vostri protagonisti in campo aperto. Per poterlo fare bisognerà trovare un accampamento o tornare alla navicella, per rimetterli in sesto, almeno fino a quando non sbloccherete l’abilità di creazione. Se durante la vostra partita rimarrete fermi per troppo tempo, i vostri protagonisti, ad un certo punto si lasceranno andare a tenere effusioni, e grazie a questo recupererete un po’ di vita.

Ora dopo ora in Haven si sbloccheranno alcune interessanti possibilità tra cui la cucina, già presente comunque a inizio gioco ma in questo caso differente, fino alla possibilità di riposare e creare oggetti curativi. Come ben sapete il nostro compito sarà quello di difendere il nostro amore, ma prestate molta attenzione a ogni dialogo tra Yu e Kay, visto che senz’altro da queste piccole sfumature capirete ancora di più determinati segreti attorno al Sensale e al Consiglio.

Infine nota importante di questo titolo è la progressione dei protagonisti, diversamente rispetto a titoli di questo genere è legata ad un indicatore di legame e non al classico livello. Il vostro compito sarà quello di riempirlo e una volta fatto, si tornerà alla base per brindare in onore del tempo passato sul pianeta e, in seguito si salirà di livello.

Questa è una scelta particolare fatta dagli sviluppatori. I vari parametri saranno gestiti automaticamente dal gioco, nel complesso è una cosa piacevole visto che seguendo la linea narrativa si sposa perfettamente con l’idea di progetto andando a spingere maggiormente sulla vena narrativa e su tutti quei piccoli particolari che si fondono all’interno del gioco.

Un comparto tecnico deficitario su Nintendo Switch

Tirando le somme sul campo puramente tecnico di Haven possiamo dire con certezza che il lato estetico e grafico è molto affascinante, peccato per il lieve downgrade che subisce la versione Nintendo Switch rispetto alle altre piattaforme. Sappiamo benissimo i limiti tecnici della console Nintendo, ma il team di sviluppo poteva prendersi maggior tempo per migliorare quei difetti grafici che sono purtroppo presenti in tale versione.

Nel complesso il comparto sonoro si dimostra all’altezza della situazione, stessa cosa vale per i feedback ricevuti dal Nintendo Switch Pro Controller e dagli stessi Joy-Con mappati in maniera perfetta. Sul fronte della difficoltà e della longevità dell’avventura molto dipenderà dal tipo di approccio che adotterà il videogiocatore, ma in qualsiasi caso come gioco rimane accessibile a tutti. La risoluzione è fissa a 720p in entrambe le modalità. In fase di recensione, non abbiamo constatato nessun calo di frame-rate.

Rispetto ad altri titoli di questo genere, Haven è sottotitolato in italiano e di sicuro questa mossa farà piacere a tutti coloro che non sono particolarmente a loro agio alla lingua inglese. Un’altra gradita sorpresa è senz’altro la presenza della modalità co-op locale che consente a un secondo giocatore di unirsi alla partita in qualunque momento, nota molto interessante se si vuole vivere questa esperienza magari con la persona che si ama.

Come precedentemente accennato facciamo i complimenti sul versante della direzione artistica, ogni creatura è riprodotta in maniera maniacale e varia, non cadendo mai in quel senso di ripetitività che molte produzioni più blasonate di Haven si permettono precipitando nel banale.

La nostra fuga finisce qui

Nonostante qualche intoppo e un porting non proprio eccellente, Haven si dimostra un gioco ispirato e ben realizzato dal punto di vista artistico e narrativo. Esperienze di questo genere servono eccome per differenziare maggiormente l’offerta videoludica di ogni piattaforma, e si sposa benissimo con l’idea di gioco proposta da Nintendo. Noi di Nintendo Player vi consigliamo senza problemi questo titolo, ben consapevoli però che un’esperienza del genere non sia alla portata di tutti per le scelte fatte dal team di sviluppo.

Haven è disponibile dal 4 febbraio 2021, in digitale scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di € 24,99 per 3181,00 MB di spazio complessivi. Il gioco è localizzato in Tedesco, Inglese, Spagnolo, Francese, Italiano, Giapponese, Portoghese, Russo, Cinese ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.

PRO

  • Una storia d’amore da vivere con gli occhi dei protagonisti 
  • Narrativa accattivante
  • Traduzione di buon livello

CONTRO

  • Porting non eccellente 
  • Nessun contenuto esclusivo per Nintendo Switch

Link utili:

  • Haven – Nintendo Italia Pagina Ufficiale
Condividi su

Articoli Correlati

The Thing: Remastered – Recensione

The Thing: Remastered – Recensione

Ecco la nostra recensione di The Thing: Remastered per Nintendo Switch il videogioco ispirato al film di Carpenter del 1982. Il tie-in del film "La...