The Outer Worlds – Recensione

da | 04/06/20 16:40

Ci siamo, è arrivato il momento di valutare il titolo third party più atteso del terzo anno di vita di Nintendo Switch, stiamo parlando di The Outer Worlds.

Uscito su PC e console ad ottobre 2019, The Outer Worlds ha subito messo tutti d’accordo. Gli apprezzamenti da parte della critica e dei fan hanno confermato come, ancora una volta, Obsidian Entertainment sia una delle migliori aziende di videogiochi per quanto riguarda i giochi di ruolo. 

Composta, anzi, fondata dalle leggende della mitica Interplay e di Black Isle Studios (Feargus Urquhart, Chris Parker, Darren Monahan, Chris Avellone e Chris Jones), Obsidian Entertainment ha dato alla luce titoli del calibro di Star Wars: Knights of the Old Republic II, Neverwinter Nights 2, entrambi i capitoli di Pillars of Eternity e, ultimo ma non per importanza, il tanto bistrattato (ingiustamente) Fallout: New Vegas.

E’ proprio da quest’ultimo che The Outer Worlds attinge con maggior decisione. Ebbene, The Outer Worlds, è un gioco in ruolo in prima persona con ambientazione fantascientifica, ucronica e alternativa. Phineas Welles sarà il primo personaggio, di una lunga serie, che incontrerete. La prima impressione che avrete di lui sarà quella del classico scienziato pazzo. A bordo di una nave coloniale allo sbando, Welles deciderà di “scongelare” il nostro alter ego da una profonda ibernazione e di spedirlo su di un pianeta colonizzato da umani per scopo personale. La nostra avventura inizierà qui e toccherà stazioni spaziali, astronavi e tanti, tantissimi pianeti alieni terraformati dalle megacorporazioni, ma una cospirazione coloniale è inevitabilmente dietro l’angolo.

Il gioco inizia con una profonda personalizzazione del nostro personaggio. Dopo aver scelto l’aspetto, dovremo modificare alcuni attributi (Corpo, Mente e Personalità) spendendo i punti esperienza iniziali. Ogni attributo andrà ad influire su determinati fattori come, ad esempio, il Fascino (Personalità) che influirà sulla reputazione presso le fazioni e interesserà abilità come Persuasione, Menzogna, Intimidazione e altre.

Proprio i punti assegnati alle abilità, come Mischia, Distanza, Tecnologia ecc, andranno ad aumentare le abilità specializzate di ciascuna categoria. Facciamo un esempio: l’abilità Distanza si riferisce alla bravura con Armi da fuoco, Armi pesanti e Pistole, selezionando questa abilità (oltre che migliorare l’efficacia delle armi) si andrà sbloccare i livelli di abilità, come Apprendista, Competente, Capace, Esperto e Maestro. Questo vale per tutte le abilità, davvero una personalizzazione profonda, degna dei migliori titoli del genere.

Una caratteristica che abbiamo apprezzato molto è l’Attitudine Professionale del nostro personaggio, ovvero un bonus in base al lavoro, alla professione, del nostro alter ego. Anche in questo caso, le Attitudini Professionali sono tantissime e vanno dall’Inserviente al Burocrate, al Tecnico del servizio bevande allo Specialista degli ascensori. Ogni Attitudine regalerà quindi un piccolo bonus pertinente, ad esempio il Tecnico del servizio bevande avrà un +3% sulla durata degli effetti di una bevanda, e così via.

Ecco che, finalmente, il nostro ormai ex-ibernato sarà libero di girare sul primo pianeta esplorabile. “I sensori dicono sia di classe M”, sicuramente con questa affermazione il Sig. Spock avrebbe confermato al Capitano Kirk che si sarebbe trattato di un pianeta abitabile simile alla Terra. Infatti, il primo pianeta su cui atterreremo fu uno dei primi ad essere colonizzato dagli umani.

Il suo aspetto, simile alla Terra, regala un colpo d’occhio molto, molto gradevole. Una delle differenze sta nella flora e fauna, aliena alla nostra, e alla presenza di enormi pianeti e anelli planetari visibili ad occhio nudo.

Il pianeta è completamente esplorabile, proprio come tutti gli altri. Bottini, centrali elettriche popolate da robot sentinelle e grandi città aumenteranno ancora di più il vostro spirito d’esplorazione mentre la presenza di predoni e banditi intergalattici movimenteranno non di poco la situazione generale.

Ecco che nel primo combattimento scopriamo l’abilità principale del nostro uomo: ovvero la Dilatazione Tattica del Tempo. Questa altro non è che una causa avvenuta dal risveglio dopo un’ibernazione prolungata. E come funziona? Premendo il tasto R il mondo di gioco rallenterà e il giocatore potrà muoversi a velocità normale per un breve periodo. Un ottima tattica per creare qualche folle combo o eliminare più nemici in un colpo solo. Potrete, inoltre, scegliere anche in che modo affrontare un combattimento. La prima, quella forse più apprezzata, è la classica “Rambo Mode” a fucili spianati (non ha bisogno di ulteriori spiegazioni); la seconda è la modalità Stealth, infatti potrete sfruttare l’erba alta dei pianeti per nascondervi momentaneamente alla vista dei nemici e balzare in un secondo momento alle spalle. Il tutto molto basic però. La terza via, quella più diplomatica, consiste nel trovare un comune accordo tra le due parti senza andare incontro a spargimenti di sangue. Quest’ultima modalità non può essere usata, il più delle volte, contro banditi e altri criminali intergalattici, loro preferiscono sparare a vista.

I combattimenti (con armi melee o con armi a distanza) sono molto frenetici e ben realizzati. Al loro termine, riceverete punti esperienza utilizzabili per potenziare le abilità di cui vi abbiamo parlato prima. Il vostro personaggio potrà avanzare di livello e migliorare in tutto. Naturalmente, anche il completamento delle quest (principali o secondarie) vi farà aumentare di livello e vi regalerà tanti punti esperienza da spendere.

Come abbiamo già detto, potrete scegliere l’equipaggiamento che più vi aggrada e la scelta sarà davvero tanta. Le armi variano da melee o distanza, ognuna di essa potrà essere potenziata, riparata o smantellata utilizzando i banchi da lavoro, stessa sorte per le armature.

Piccola menzione ai Compagni. Alcuni personaggi si offriranno di accompagnarvi nella vostra immensa avventura. Sarete voi a decidere se accettare o rifiutare. La scelta del Compagno ad inizio missione ricorda molto quella presente nella trilogia di Mass Effect che, proprio come nel videogioco cult di Bioware, ne condivide vari aspetti. Il Compagno sarà al vostro fianco durante i combattimenti, al suo fianco potrete creare una specie di combo tra le vostre abilità. Potrete anche scegliere il suo equipaggiamento.

The Outer Worlds è davvero un gioco pieno zeppo di caratteristiche, una di queste sono i Difetti. In poche parole, se vi ritroverete a svolgere una serie di azioni uguali scoprirete che il vostro alter ego avrà un difetto proprio in quel campo. Ad esempio: combattete spesso contro robot? Potrete beccarvi la Robofobia. Così facendo, gli automeccanici vi lanceranno dei malus Fobia su alcune delle vostre abilità.

Ora parliamo delle prestazioni (altrimenti non si finisce più). Paragonando la versione Nintendo Switch a quella per console e PC (cosa che non si fa e che noi non facciamo mai) è naturale notare i grandi compromessi grafici del port Switch. Ma, calcolando che su console e PC il gioco ha una risoluzione massima fino a 4K, il lavoro svolto da Virtuos Games è egregio. The Outer Worlds sfrutta la risoluzione massima possibile su Nintendo Switch e questo sta a significare che in TV il gioco ha una risoluzione di 1080p mentre in portatile di 720p (con alcuni casi a 520p). Per quanto riguarda i frames-per-second, The Outer Worlds viaggia egregiamente sui 30 fissi, tranne in alcuni momenti dove gli FPS scendono un po’. Però, l’unico vero neo che abbiamo notato sta nei caricamenti di alcune textures. Infatti, in alcune zone, le textures tendono a caricare lentamente e questo comporta un’affaticamento grafico con tanto di nitidezza generale dimezzata. Al contrario, quando le textures si caricano bene la nitidezza grafica è davvero buona, molto piacevole.

Infine, il gioco è compatibile con il giroscopio della console attivabile dalle opzioni. Potete scegliere se attivare il giroscopio soltanto quando si sta mirando o praticamente sempre.

Concludiamo dicendo che The Outer Worlds attinge a piene mani a tutti i grandi classici Interplay, lancia un’occhiata di superiorità alla Bioware di ora facendogli capire che la squadra che vince non si cambia. The Outer Worlds è un’immensa avventura, un titolo singleplayer d’altri tempi, un gioco di ruolo profondo strapieno di sfaccettature e accompagnato da una narrazione umoristica.

Speriamo Obsidian Entertainment e Virtuos Games riescano a risolvere il problema delle textures, così facendo, eliminerebbero l’unico neo di questo incredibile port.

The Outer Worlds sarà disponibile da domani, 5 giugno 2020, sul Nintendo Switch eShop in formato digitale ad un prezzo di € 59.99 per soli 13.8 GB. E’ disponibile anche una versione fisica ma al suo interno, invece della cartuccia, troverete il codice download per scaricare il tutto da eShop.

Compatibile con Pro Controller (consigliato in TV) Cloud dei dati di salvataggio, rumble HD, giroscopio e localizzato (testi) in italiano.

Pro:

  • Personalizzazione profonda
  • Il migliore gioco di ruolo fantascientifico disponibile su eShop
  • Tantissima esplorazione
  • Mondo di gioco studiato in tutti i suoi particolari
  • Missioni a go go (main quest da quasi 15 ore)
  • Port di gioco molto valido
  • In portatile non sfigura

Contro:

  • Peccato per quel problema di textures
  • Tracklist un po’ sottotono
  • Qualche frames si perde per strada

Link utili:

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