Sniper Elite V2 Remastered – Recensione

da | 13/05/19 16:25

Sniper Elite V2 Remastered sarà a breve disponibile anche su Nintendo Switch e noi siamo pronti a parlarvene nella nostra recensione!

La forza di gravità, la distanza, il peso del proiettile, l’equipaggiamento del bersaglio, la precisione. Tutti questi elementi formano nell’unisono Sniper Elite V2 Remastered. Si tratta, per chi non lo sapesse, dell’edizione rimasterizzata dell’opera rilasciata nel 2012 su PlayStation 3, Xbox 360, PC e un anno dopo anche su Wii U (sebbene con molte limitazioni). Il titolo originale, peraltro, non è neanche questo dato che era di per sé già un remake del primissimo capitolo della serie di Sniper Elite. Insomma, dato che è ora possibile scoprire gli albori della serie su Nintendo Switch, non potevamo di certo lasciarcelo scappare.

Siamo nella Germania nazista in piena Seconda Guerra Mondiale. Karl Fairburne ha il compito di infiltrarsi nella Berlino del 1945 per aiutare alcuni scienziati russi, che stanno lavorando al pericoloso progetto V2, a disertare negli Stati Uniti. 

Insomma, la trama risulta essere piuttosto semplice e non ha bisogno di particolari introduzioni. Il cuore del gioco, infatti, non è assolutamente la narrazione, benché riesca comunque nel compito di illustrare basilarmente gli eventi che portano il protagonista a infiltrarsi in determinati luoghi. La vera anima di Sniper Elite V2 Remastered è il gameplay, o meglio, il fucile da cecchino di Karl. 

Nel cuore della Germania nazista

Alcune scene saranno decisamente più esplosive di quanto si possa immaginare.

Rebellion ha riportato in vita un sistema di mira che ancora oggi difficilmente non riuscirà a divertire il giocatore. Con ZL e ZR potremo mirare e sparare, come in ogni sparatutto; ma con L ed R possiamo fare cose del tutto peculiari. Con L utilizzeremo il visore del fucile, con la possibilità di variare lo zoom, mentre con R faremo trattenere il respiro al soldato, eliminando il tremolio delle mani e facendo apparire su schermo un indicatore rosso che, con l’avanzare dei secondi, si stringe sempre più fino a evidenziare con precisione millimetrica il punto in cui il proiettile andrà a sbattere. 

Il risultato? Una fantastica kill cam in slow motion in cui il proiettile lentamente esce dalla canna, vola attraverso macerie, bunker e soldati, e finisce dritto verso il suo obiettivo. Ma la vera soddisfazione non sta tanto nella cinematica scena quanto nel violentissimo effetto che il colpo ha nel corpo dello sventurato. Infatti, vedremo a raggi X le ossa del soldato tedesco mentre si frantumano, gli organi vitali scoppiare e i muscoli contrarsi nell’impatto. Insomma, già questo basta a rendere Sniper Elite V2 Remastered una sorta di Mortal Kombat con i fucili.

Avremo nel nostro arsenale anche un fucile automatico, una pistola e diversi oggetti come granate, mine di prossimità, bombe a filo e molto altro, tutto modificabile prima di entrare in missione. Inoltre, sempre nella schermata di caricamento, potremo anche controllare la mappa della zona e decidere come procedere, oppure scegliere un altro personaggio tra gli altri sette presenti oltre a Karl. 

Il miglioramento grafico in tutto il suo splendore.

Nonostante il sistema di puntamento funzioni molto bene nella sua interezza, in alcune occasioni ci ha lasciati perplessi sulle sue effettive capacità. Ad esempio, a volte abbiamo provato a far passare il proiettile in un buco nel muro per uccidere un nemico, ma il colpo ha sbattuto contro la parete invisibile come se non ci fosse davvero una fenditura. 

Un altro elemento che purtroppo non riesce ad essere eccellente è il sistema stealth, molto importante per le infiltrazioni tattiche. Infatti, in tante occasioni potremo irrompere nelle linee tedesche senza premere il grilletto una singola volta, ma sfruttando la possibilità di strisciare, nascondersi dietro i ripari con un apposito tasto, uccidendo silenziosamente e lanciando pietre. Si, per far rumore e confondere i soldati nemici proprio come faceva Solid Snake in Metal Gear Solid. 

Nel complesso, è quasi palese come le meccaniche stealth siano profondamente ispirate a Metal Gear Solid 4 o Peace Walker. Tuttavia, non funzionano altrettanto bene, dato che molto spesso ci è capitato di venir scoperti anche quando il nemico non poteva effettivamente vederci, rovinando completamente l’infiltrazione. Non nascondiamo che i bug di questo genere hanno reso l’esperienza complessiva più frustrante, convincendoci spesso a preferire un approccio più offensivo, ma speriamo comunque che tutti questi problemi vengano risolti con una patch del dayone.

L’età si fa sentire… anche troppo

Il silenzio e la strategia sarà essenziale per sopravvivere e avanzare senza farsi notare

Proprio in queste occasioni ci siamo ricordati che stiamo comunque giocando un titolo che ha alle spalle poco più di sette anni. Ma anche se l’età si fa spesso sentire, sia nel gameplay che nella narrazione, Sniper Elite V2 Remastered riesce a mantenere alta l’attenzione del giocatore facendolo divertire costantemente. Raramente abbiamo provato opere rimasterizzate che ci hanno convinto a proseguire con la partita, e questo titolo riesce appieno nella difficile impresa.

Anche il comparto grafico ha risentito dell’avanzamento degli anni ma non tanto per le luci e le texture, che comunque riescono a reggere appena il salto generazionale, quanto per i modelli dei personaggi. Infatti, quando li osserviamo da grandi distanze attraverso il visore del fucile o dal binocolo, possiamo chiaramente vedere la loro controparte low-poly, che è certamente il peggior difetto di questa remastered, che rovina completamente l’esperienza. Fortuna che notiamo il modello con pochi poligoni solo quando i soldati sono rivolti verso di noi, e quindi vediamo i loro volti che non farebbero invidia neanche a un gioco per Nintendo 64.

Una remastered corposa

Gli effetti a raggi X sono tanto scenici quanto appaganti.

Buona anche la varietà di missioni, che sono ben contraddistinte e diversificate l’una dall’altra: a volte dovremo infiltrarci e rubare delle informazioni, in alcune occasioni avremo un obiettivo da assassinare e altre volte ancora dovremo difendere una posizione o un alleato. Escluse rare occasioni, non capita quasi mai di trovarsi a dover fare due volte la stessa cosa, il ché è un enorme punto a favore per la rigiocabilità del titolo.

Nota dolente, probabilmente solo della versione italiana, è il doppiaggio che, sebbene sia discreto e ogni personaggio abbia una sua voce che lo identifica e gli si addice, ha evidenziato un grave errore fatto in fase di localizzazione. Infatti, a volte le frasi parlate dei soldati non coincidono con quanto appare nei sottotitoli.

Questo significa che durante il doppiaggio probabilmente sono stati usati testi tradotti dall’inglese in modo differente, finendo per utilizzare sinonimi diversi per indicare la stessa parola. Il risultato non è affatto piacevole e quasi ci dispiace che questo errore gravi così tanto sulla narrazione di per sé già troppo basilare.

Prendete la mira con  i Joy-Con!

Oltre la solita campagna, facciamo notare la presenza di anche una modalità multiplayer, sia in cooperativa che in deathmatch, offline e online. Purtroppo non abbiamo avuto modo di provarle e quindi non possiamo parlarvene nel dettaglio, ma evidenziamo anche come sia possibile trovare nel menu del single player due modalità di gioco: “Somma uccisioni” e “Sfida”. La prima consiste in uno scontro con ondate di nemici, mentre la seconda sono semplicemente in una serie di missioni in cui dobbiamo compiere i soliti obiettivi.

Il fattore Switch è avvalorato dall’utilizzo del giroscopio che, su una console versatile come l’ibrida di Nintendo, può davvero essere un punto a favore per convincere gli utenti a preferire l’acquisto su questa piattaforma. Prendere la mira muovendo i Joy-Con, la console o il Pro Controller è una comodità che non va affatto sottovalutata, perché aiuta davvero molto a prendere la mira con la massima precisione possibile. Non crediamo che il prezzo o il peso della versione digitale, che si aggira attorno i 6,9 GB, possa essere una limitazione per gli utenti di Nintendo Switch, ma crediamo comunque che entrambi giustificano il livello di contenuti presenti nel gioco.

Sniper Elite V2 Remastered è riuscito a sopravvivere al salto di generazione, per approdare in pompa magna su Nintendo Switch? Difficile a dirlo, dato che non sarà facile trovare un elemento del titolo che vi farà credere di essere un gioco moderno. Purtroppo, l’età si fa sentire abbastanza e il processo di rimasterizzazione non è riuscito a risolvere i problemi presenti nella versione originale, tra cui problemi relativi al sistema stealth e movimenti inevitabilmente goffi. Tuttavia, è importante anche dire che il titolo riesce ancora a divertire con kill cam da cinema e un gameplay da perfetto TPS. Se non avete mai giocato un titolo della serie, e cercate uno sparatutto da scoprire su Nintendo Switch, allora questo potrebbe essere il gioco che fa per voi.

Pro

  • Tanta precisione e tanto divertimento
  • Buona varietà di missioni
  • Finalmente un TPS interessante su Nintendo Switch

Contro

  • L’età si fa sentire fin troppo
  • I modelli low-poly dei nemici sono terrificanti
  • Il sistema stealth funziona (troppo) poco

Restate connessi su Nintendo-Player per non perdere nuove recensioni su titoli in arrivo su Nintendo Switch, nonché novità sul mondo Nintendo.

[amazon_link asins=’B07PT8HH32′ template=’ProductAd’ store=’nplayer-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2e034f4a-58ba-406f-a4f2-dba50b58a855′]

Condividi su

Articoli Correlati

OTXO – Recensione

OTXO – Recensione

Una nuova fantastica produzione sbarca su Nintendo Switch: stiamo parlando di Otxo. Ecco a voi la nostra imperdibile recensione. Il 2024 di Nintendo...