Selma and the Wisp – Recensione

da | 18/06/19 12:00

Ecco Selma and the Wisp, titolo a scorrimento laterale con una chiara impronta horror. Riuscirà a convincerci? Scopritelo nella nostra recensione.

Lo stile a scorrimento laterale nei giochi degli ultimi anni è riuscito a confezionarci dei piccoli capolavori, Limbo e Inside sono due dei capi saldi di questa idea portata avanti con passione e amore da molti sviluppatori in questo settore.

Sviluppato da Toucan Studio, Selma and the Wisp è chiaramente un progetto che prende spunto dai classici di questo genere, e mischia le carte in tavola per rendere la sua storia coinvolgente a qualsiasi giocatore.

Uscito nel 2016 su Steam, sbarca sull’ eShop di Nintendo Switch il 31 Maggio 2019 al prezzo di 9.99€ rimanendo disponibile solo in formato digitale.

Una trama nascosta?

La scelta degli sviluppatori di nascondere in parte la trama è molto particolare e forse mina fin da subito l’esperienza del gioco stesso. Il titolo racconta di una ragazzina di 6 anni, Selma, terrorizzata dal buio della notte, impaurita dalla possibilità che sotto il letto di camera sua ci possa essere un mostro.

Un introduzione strana, che non spiega assolutamente nulla, se non che controlleremo uno spiritello dal nome di Wisp, spuntato fuori all’improvviso con Selma pronta a seguirci lungo il nostro viaggio.

La trama non viene mai raccontata, dimostrando la chiara natura complessa che abbraccia questo progetto, in cui voi principalmente dovrete completare il viaggio che è composto da 10 livelli.

Con l’avanzare della vostra avventura, vi troverete ad affrontare dei piccoli nemici, ma grazie all’abilità di Wisp che gli permette di generare una piccola esplosione sarà un gioco da ragazzi aver la meglio su di loro. Ma fate attenzione, non dimenticate assolutamente di raccogliere le sfere che troverete nei vari livelli, serviranno per riempire la barra della vita del nostro piccolo fantasma.

Oltre alla fase esplorativa bisognerà fare attenzione a non perdere di vista Selma. Infatti se lei non starà vicino a Wisp, il cuore in alto a destra comincerà a battere velocemente fino a svuotarsi completamente facendovi perdere la partita.

Tuttavia, ci saranno delle aree dove potrete riposarvi e ricaricare completamente la vostra vita, ma in termini di contenuti aggiuntivi, segreti o stanze esplorabili, ci dispiace deludervi, ma non ci sarà nulla di tutto questo nella versione per Nintendo Switch, dimostrando ancora una volta il lavoro non proprio eccellente degli sviluppatori in fatto di elementi extra.

Spostando sulla struttura dei livelli tendenzialmente sono veramente molto semplici, non bisognerà mai faticare particolarmente per trovare la via d’uscita anche se pure su questo punto una maggiore varietà sarebbe stata ben accolta.

Parliamoci chiaramente, se si gioca seriamente e prestando attenzione a ogni minimo particolare del gioco, l’avventura può durare complessivamente meno di tre ore di gioco.

Comparto tecnico promosso o bocciato?

Facciamo subito una premessa: il lato grafico del titolo trasmette subito quella sensazione di paura e terrore che vive Selma fin dalle battute iniziali del gioco. Questo è senz’altro un punto a favore per l’opera stessa, ma nel complesso va a perdersi quando man mano si comincia ad avanzare nella “storia”.

Gli sviluppatori hanno voluto prendere spunto, come spiegato anche in precedenza, da produzioni del calibro di Inside e Limbo. Tentativo riuscito un po’ a metà perché si sono persi sul più bello, con livelli spogli e troppo simili tra di loro, cadendo un po’ nella routine.

Si doveva e si poteva osare di più, anche sul punto dell’ottimizzazione su Nintendo Switch, non sempre perfetta.

Durante le nostre sessioni di gioco per la recensione, ci siamo imbattuti in crash improvvisi e cali di framerate in alcune fasi non proprio giustificabili essendo quasi vuoti.

Un altra mancanza molto importante è la totale assenza del touch screen, in titoli del genere, questa funzione dovrebbe essere quasi obbligatoria ma come successo anche con altri titoli, non è stata implementata.

Il comparto sonoro in generale si difende abbastanza bene, certo non ci sono brani indimenticabili o effetti sonori da farci gridare al miracolo, ma tutto sommato ci sentiamo di promuoverlo.

La risoluzione in modalità docked raggiunge i 1080p e in portatile invece arriva a 720p con un frame rate ancora a 30fps anche se ogni tanto qualche scherzo di instabilità è capitata durante le nostre partite, come precedentemente detto. I comandi dei Joy-Con rispondono bene, con un buon feedback all’input e stessa cosa vale anche per il supporto al Nintendo Switch Pro Controller che si dimostra ben funzionale al gioco.

La fine del nostro viaggio

Arrivati alla fine della nostra avventura con Selma and the Wisp bisogna tirare le somme! Nel complesso è un titolo apprezzabile ma con tanti, troppi limiti imposti dagli sviluppatori che evidentemente non avevano fin dall’inizio una chiara idea sia sul modo di raccontare la storia sia su sviluppare un gameplay di questo genere.

Il punto è: ve lo consigliamo?

Dipende! Se volete passare qualche ora di svago, con un titolo a scorrimento che puo’ lasciarvi qualcosa, dovrete accettare il fatto di andare incontro ad un esperienza con chiari problemi di sviluppo.

Selma and the Wisp è disponibile dal 31 Maggio 2019, su Nintendo Switch eShop al prezzo di € 9,99 per 523,24 MB spazio. Il gioco è localizzato con sottotitoli in Tedesco, Inglese, Spagnolo, Francese, Italiano e Russo, compatibile con il Cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.

PRO:

  • Comparto grafico apprezzabile 
  • Sonoro buono

CONTRO:

  • Storia quasi completamente assente
  • Longevità troppo bassa

 

 

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