Nintendo Player intervista Fortuna Imperatore, la talentuosa autrice di Freud’s Bones

da | 23/05/22 10:05

L’autrice di Freud’s Bones, l’interessante progetto indie in uscita nei prossimi giorni su PC, ci ha concesso un’esclusiva intervista riservandoci anche qualche piccola sorpresa.

Ecco che ritorna per voi la nostra rubrica dedicata alle interviste fatte da Nintendo Player, e oggi vi presentiamo quella realizzata a Fortuna Imperatore, la talentuosa autrice di Freud’s Bones, titolo in uscita il 25 maggio su PC (Steam) e prossimamente anche su Nintendo Switch. Bando alle ciance, ecco a voi l’intervista, buona lettura a tutti!

  • Ciao Fortuna e grazie per aver accettato di rilasciarmi questa intervista per Nintendo Player, mi chiamo Alessandro Beltranda ed è un piacere poterti fare qualche domanda. Raccontaci un po’ di te, come è nata la tua passione per i videogiochi?

Ho sempre videogiocato, da quando ne ho memoria. Ho iniziato col GameBoy giocando ai Pokèmon per approdare sulla Playstation 1 con Tombi, Spyro. Durante l’adolescenza mi sono distaccata però, ho vissuto quella fase concentrandomi su altro e sono tornata ai videogiochi spolpando titoli come Heavy Rain, Life is Strange, Detroit: become human, Far Cry 5, What remains of Edith Finch, The Last of Us, Hitman, Kentucky Route Zero e molti altri. Tendenzialmente sono i titoli che riescono a mettermi in crisi moralmente, essendo una persona costantemente concentrata sul mio modo di percepire e pensare me e il prossimo, necessito di un ribaltamento di prospettiva costante. In Far Cry 5, tutti i villains mi hanno suscitato empatia e attrazione nonostante fossero animati da istinti deplorevoli e questo mi ha ammorbidita, mi ha fatto ricredere sul potere attrattivo delle distorsioni della mente umana.

  • Come è iniziato lo sviluppo di Freud’s Bones? Da quali basi sei partita?

Ho guardato un ennesimo documentario su di lui e mi sono chiesta per quale motivo nessuno avesse mai pensato di realizzare un gioco su di lui. Ho visto davanti agli occhi un gioco intero, gravido di meccaniche investigative, action e con un gameplay accattivante. Freud si presta, in quanto icona, ad essere un anti eroe abbastanza fascinoso e criptico. Ovviamente ho dovuto immediatamente scontrarmi con la realtà e ho accettato che dovevo scendere a migliaia di compromessi per riuscire a portarlo a termine e darvi una forma decente. Ho scritto una sceneggiatura, senza avere nessun tipo di background ho iniziato a perdermi nei labirinti del web e ho costruito pezzo per pezzo un nucleo di nozioni basilari di Game Design. Ho trascorso molti mesi ad annaspare, essendo da sola e non avendo nessun tipo di contatto con nessuno sviluppatore. Ho imbastito un piano di lavoro ferreo, scaricato prima Rpg Maker e poi Visionaire, ho studiato Photoshop e ho iniziato ad accumulare schizzi e bozze. Ho trovato una illustratrice prima e un aiuto programmatore dopo, dando una forma più coerente a tutto.

  • Che messaggio vorresti trasmettere con il tuo titolo? Visto che si tratta del primo gioco che affronta una tematica molto importante come la psicoanalisi.

La psicoanalisi dimostra che è necessario disimparare ciò che sappiamo e smettere di credere alle apparenze, fidandoci del fatto che esiste un mondo di intenti, desideri, impulsi che agisce in sordina e determina noi e le nostre vite. Volevo creare un gioco che potesse dare una infarinatura sui concetti basilari e far addentrare il giocatore all’interno dei labirinti delle menti dei pazienti e di Freud stesso, facendo sì che potesse sperimentare empatia ma anche paura, identificazione, turbamento. La psicologia nei videogiochi serpeggia e spesso è associata ai disturbi mentali e allo sdoganamento di questi ultimi, Freud ha dimostrato come la “psicopatologia” sia quotidiana, che la sanità non esiste e che siamo tutti patologici. La sua rivoluzione paradigmatica ora mi sembra sempre più importante, urgente. Non esiste solo il lato oscuro e drammatico delle storie, un gioco ibrido e piccolo come questo si pone l’obiettivo di accendere un’autoanalisi.

  • Parlaci un po’ della struttura, dalle meccaniche di gameplay fino ad arrivare alla componente narrativa, non dimenticando il lato estetico a parer mio favoloso.

Freud’s Bones è una avventura narrativa a scelte multiple. Il giocatore sarà il demone interiore di Freud e si occuperà della sua routine, gestendo le sedute terapeutiche coi pazienti, analizzandone i sintomi e risolvendo o meno i casi. Il giocatore gestirà i legami del dottor Freud, monitorandone la fama, i legami coi borghesi, il lato editoriale. Ma il fulcro sarà capire la radice del malessere di Freud, capire e imparare a grattare la superficie delle meccaniche stesse visto che c’è sempre un livello celato.

  • Con Freud’s Bones che tipo di messaggio vuoi trasmettere al videogiocatore?

Il giocatore dovrà capire come è strutturato a livello psichico e mettersi in discussione, entrare in crisi, pensare alle proprie scelte e alle proprie deformazioni.

  • Come esperienza la definisci accessibile a tutti oppure è riservata espressamente ad una fetta di giocatori che sono abitudinari a titoli di questo genere?

No, è un gioco accessibile a chiunque sia armato di curiosità e interesse per tutto ciò che è incentrato sull’umano.

  • E nella quotidianità Fortuna Imperatore cosa fa nella vita oltre a questa fantastica esperienza?

Ora mi dedico a questo progetto tutto il giorno, inoltre lavoro come insegnante di Game Design alla Scuola Internazionale Comics di Firenze e ad altri micro progetti.

  • Dove ti vedi in futuro? Miri a continuare a sviluppare produzioni di questo genere oppure vorresti spaziare creando un’esperienza totalmente differente?

La creazione di un gioco di ampio respiro e senza tutti i milioni di vincoli che ha Freud’s Bones è il mio obiettivo. Devo solo trovare un habitat e restare indipendente, che è prioritario per me.

  • Freud’s Bones ormai è prossimo all’uscita, e per quanto concerne una versione su Nintendo Switch? Potresti svelarci qualche indizio? Un periodo di rilascio?

Credo che la finestra di lancio sia l’autunno su Switch!

  • Ultima domanda! Cosa significa per te realizzare questo gioco? Nel mentre colgo l’occasione a nome di tutto lo staff di Nintendo Player di ringraziarti per aver partecipato a questa intervista, in bocca al lupo per il rilascio di Freud’s Bones!

Per me ha significato combattere contro l’impossibilità del sistema e scavarmi un tunnel a mani nude per riuscire a trovare un ambiente stimolante, degno di ospitare la mia creatività. La normalità mi terrorizzava, volevo e sapevo di volere di più e ho lottato coi denti per poterci riuscire.

Vi ricordiamo che Freud’s Bones sarà disponibile a partire dal 25 maggio 2022 su PC (Steam) e prossimamente anche su Nintendo Switch.

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