Senatore americano dichiara guerra al pay-to-win

da | 09/05/19 13:40

Ormai da anni protagonista del gaming moderno, la monetizzazione legata all’acquisto in-game di oggetti virtuali e il pay-to-win potrebbero conoscere la loro fine, quantomeno negli Stati Uniti d’America.

È il nuovo progetto di legge varato dal senatore americano Josh Hawley e si chiama “The Protecting Children from Abusive Games Act”, che potremmo tradurre in “Legge sulla Protezione dei Bambini da Abusi legati al Gioco”.

L’obiettivo di Josh Hawley è quello di proteggere i videogiocatori, soprattutto quelli minorenni, dal possibile scaturire di una dipendenza legata ai meccanismi del pay-to-win.

Secondo il senatore, infatti, un tale schema di monetizzazione “sfrutta intenzionalmente i bambini” inducendo una dipendenza al “playing and paying” (giocare e pagare), ed è dunque necessario imporre pene severe alle compagnie che adottano questo tipo di pratiche in maniera aggressiva.

I dettagli del progetto di legge non sono ancora pubblicamente disponibili, ma il sunto ufficiale dell’atto recita chiaramente che “qualsiasi cosa possa essere anche solo lontanamente considerata una loot-box o una microtransazione non sarà tollerata”.

Solo il tempo dirà se un tale progetto di legge si concretizzerà. Ciò che è certo è che al giorno d’oggi sono tantissime le software house e i publisher la cui più grande fetta di proventi finanziari risiede proprio nelle in-game transactions.

Siamo sicuri che Epic Games, Supercell, EA Sports, solo per citare alcune tra le più famose software house che adottano una simile strategia, non faranno affatto i salti di gioia nel leggere il comunicato del senatore americano.

È guerra alle microtransazioni?

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