Grand Theft Auto The Trilogy: The Definitive Edition – Recensione

da | 25/11/21 17:45

3 capolavori in un unico, grande pacchetto. Vale la pena tornare a vestire i panni di un criminale professionista?

Se siete dei videogiocatori di vecchia data ed amate i titoli open world non potete non conoscere la saga di Grand Theft Auto (GTA per gli amici). Iniziata nel 1997 su PC e Playstation, era qualcosa di assolutamente nuovo ed inaspettato all’epoca e nel corso degli anni ha saputo rinnovarsi ed innovare l’intera industria videoludica. Se Assassin’s Creed, Saint’s Row o Red Dead Redemption esistono è anche grazie al primissimo GTA.

Il fulcro di ogni capitolo della serie è sempre stato lo stesso: essere un criminale in una città marcia fino al midollo. Qui potevamo fare praticamente qualsiasi malvagità ci venisse in mente: avviare dei loschi business, uccidere persone, rubare auto e mettere a ferro e fuoco la città. I primi due titoli avevano una visuale dall’alto ed un motore di gioco 2D, ma è con GTA3 che il brand divenne un vero e proprio fenomeno.

Questo gioco insegnò al mondo cosa fosse la libertà nei videogiochi. La libertà di esplorare a proprio piacimento un’enorme area di gioco, iniziare risse per strada, avere a che fare con loschi individui e molto altro. Il suo motore 3D lo rendeva all’avanguardia e il suo contributo nel mondo videoludico fu enorme. I suoi seguiti Vice City e San Andreas hanno consolidato e potenziato una formula già vincente, trasformando Rockstar nella casa di produzione multimiliardaria che conosciamo.

Quasi 20 anni dopo, gli appassionati possono riprovare quelle emozioni grazie al lavoro di Grove Street Games nella collezione Grand Theft Auto The Trilogy: The Definitive Edition. Questo pacchetto comprende GTA3, Vice City e San Andreas con grafica potenziata e controlli migliorati. Un’opera monumentale senza dubbio che all’annuncio ha lasciato i fan in visibilio. Peccato però che il risultato finale, almeno su Nintendo Switch, sia decisamente carente per titoli di questo calibro.

Questa operazione inizia con un completo restyling grafico. Via quindi il vecchio Renderware e dentro l’Unreal Engine 4, motore estremamente versatile e ben conosciuto in ambito videoludico. Il lavoro svolto per rimodernare i titoli è di qualità decisamente altalenante. Se da un lato la nuova illuminazione e la gestione dei riflessi dà un’aria di modernità e freschezza, il lavoro svolto sui personaggi lascia completamente interdetti. 

Se i protagonisti sono anche realizzati in maniera accettabile i comprimari risultano scialbi e poco curati. Complice di questa situazione è lo stile grafico scelto per ricalcare la grafica dell’era PS2 e Xbox. A metà tra il cartoon e il low-poly questo cozza in maniera importante con ambientazioni abbastanza curate ma che mancano di particolari. Il risultato è un guazzabuglio di moderno e “vecchio” che non si amalgama in modo coerente e semplicemente non è bello da vedere.

A contornare una situazione già poco felice arrivano anche una serie infinita di problemi tecnici anche gravi. Spesso abbiamo visto parti di mappa non ben chiuse sotto cui potevamo vedere il vuoto, fisica mal gestita e un pop-up assolutamente esagerato. Oltre a questo, spesso il fuoco dei veicoli non è visibile (e sapete cosa succede poco dopo che un’auto ha preso fuoco…), l’illuminazione cambia repentinamente tra le scene, la pioggia è incredibilmente “densa”, i modelli spesso tardano a caricare ed in generale traspare una cura assolutamente insufficiente.

Attenzione però, non si tratta di problemi derivati dalle versioni originali dei titoli ma di bug esclusivi di questa versione. Nonostante GTA3, Vice City e San Andreas avessero i loro problemi vi assicuriamo che questi erano ben lungi dall’essere così gravi. La cosa peggiore però è la completa rovina della spettacolare atmosfera per cui questi giochi sono così tanto amati.

Anche se il gameplay si basa su 3 titoli ancora assolutamente validi una serie di scelte poco felici e altri problemi tecnici indubbiamente lo affossano. Il sistema di controllo è stato leggermente modernizzato implementando la mira, stessa sorte per quanto riguarda la ruota delle armi e delle radio prese in prestito da GTA5 per tutti e 3 i capitoli.

Per guidare le auto ora acceleriamo con ZR e freniamo con ZL mentre le biciclette in San Andreas si guidano come nel titolo originale. Sebbene queste accortezze migliorino leggermente le fasi di guida e le sparatorie (originariamente un po’ farraginose) la responsività dei controlli è piuttosto bassa. Capita di non riuscire a prendere la mira in modo efficiente a causa degli scatti e spesso cercando di sparare i nostri colpi non partiranno. Inoltre la scellerata idea di lasciare il freno a mano al tasto R rende scomodissimo utilizzarlo, complicando alcune acrobazie. 

Il gameplay viene azzoppato anche dal pessimo lavoro di ottimizzazione su Nintendo Switch. Se in modalità portatile il frame-rate rimane “relativamente” stabile sui 30fps, in modalità docked invece è tutta un’altra cosa. Sullo schermo della TV la fluidità generale è decisamente inferiore e la bassa risoluzione rovina ulteriormente la pessima grafica. Gli scatti sono incredibilmente frequenti, specie se stiamo girando in auto, ed il pop-up è all’ordine del giorno.

Giocare a queste “Definitive Edition” quindi non è una grande esperienza purtroppo ma va detto che Grove Street Games ha provato a sfruttare le caratteristiche della console Nintendo. Possiamo scorrere la mappa usando il touch-screen e mirare usando il giroscopio. Quest’ultima, gradita, funzione viene purtroppo resa vana dalle basse prestazioni del titolo, ma l’opzione è presente su tutti e 3 i giochi.

L’audio non ha subito variazioni significative, tutto è rimasto come nei giochi originali a parte alcune canzoni rimosse a causa di diritti d’autore. Sarebbe stata un’ottima idea rimasterizzare o ridoppiare alcuni personaggi la cui voce ha una qualità più bassa della media ma, purtroppo, così non è stato. Niente da dire sulle colonne sonore che continuano ad essere estremamente valide e diversificate, quella di Vice City in particolare.

La domanda principale che dobbiamo porci nei confronti di questa edizione è la seguente: “è comunque ancora divertente giocare a questi giochi?”. La risposta non può essere altro che “Si”. GTA3, Vice City e San Andreas sono ancora dei titoli fantastici, che hanno fatto la storia e che sono ancora estremamente godibili. San Andreas in particolare tiene tranquillamente testa a tantissimi altri titoli open world ben più recenti. Il problema sta nella realizzazione di tutto quello che non era nei titoli originali.

La moderna ma marcissima Liberty City, la colorata ma corrotta Vice City e l’enorme ma spietata San Andreas risultano mal rappresentati in questa collezione. Sembra che lo sviluppatore non sia stato in grado di gestire al meglio questa opera monumentale, finendo per rovinare quella che avrebbe dovuto essere una lettera d’amore per i fan.

Notate qualche discrepanza tra i soldi guadagnati e quelli che possediamo? Si, un bug in Vice City mostra 3000$ ottenuti in più a fine missione rispetto a quelli effettivamente guadagnati…

Anche se recentemente Rockstar ha provato a calmare gli animi con un comunicato di scuse in cui si promettono patch volte a correggere i problemi riscontrati su Switch (ma anche sulle altre piattaforme), ciò rappresenta una magra consolazione che non giustifica lo stato della collezione. Semplicemente non era ancora il momento di rilasciare questi titoli, avrebbero avuto bisogno di almeno qualche altro mese di sviluppo.

Come “Definitive Edition” inoltre ci si poteva aspettare anche qualche contenuto aggiuntivo come missioni o storia, ma si è pensato solo a “migliorare” il lato tecnico. Probabilmente rilasciare i 3 titoli così come erano originariamente avrebbe dato decisamente più lustro a questa operazione che, almeno per ora, è da dimenticare.

Grand Theft Auto: The Trilogy – The Definitive Edition è disponibile dall’ 11 novembre 2021 in versione digitale scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di € 59,99 per 25400 MB di spazio complessivi. Il gioco è localizzato in Inglese, Tedesco, Francese, Spagnolo, Italiano, Russo, Giapponese, Cinese, Coreano ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.

Pro

  • Tantissime ore di gioco
  • Colonna sonora di livello
  • Tre titoli ancora incredibilmente divertenti

Contro

  • Graficamente indecente
  • Troppi problemi tecnici gravi
  • Comandi spesso poco reattivi e mal studiati

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