Hitman: Blood Money – Reprisal – Recensione

da | 02/02/24 15:58

L’affascinante Hitman: Blood Money – Reprisal sbarca per la prima volta sulla console ibrida nipponica grazie a questo straordinario porting tutto da scoprire. Ecco a voi la nostra recensione.

L’anno di Nintendo è iniziato già con diversi titoli di interessante qualità che sono stati rilasciati sulla console ibrida nipponica. Al netto di una varietà di produzioni di diverso genere, recentemente su Nintendo Switch è arrivata anche la prima grande esclusiva dell’anno: stiamo parlando di Another Code: Recollection. Tale release è disponibile dal 19 gennaio 2024, e bisogna sottolineare come complessivamente sia andata piuttosto bene in termini di vendite. In questa circostanza invece ci accingiamo a recensire Hitman: Blood Money – Reprisal, un titolo abbastanza datato, che arriva per la prima volta su Nintendo Switch in un’edizione completamente rivisitata in alcuni punti. Questa release è acquistabile dal 25 gennaio 2024 in formato digitale su Nintendo eShop.

Una narrativa affascinante

La storia di Hitman: Blood Money – Reprisal è abbastanza classica ma allo stesso tempo ben strutturata. L’impostazione principale di questa narrativa ruota nel far vivere al giocatore l’affascinante espediente dei flashback per far rivivere alcune gesta del leggendario Agente 47. Un’espediente tutto sommato usato spesso per raccontare una storia che divide in diversi episodi. Non approfondendo ulteriormente la narrativa proposta da questo capitolo, per non cadere in facili spoiler, sappiate che Hitman: Blood Money – Reprisal si divide in ben tredici missioni che sono ambientate in diversi e affascinanti scenari tutti da scoprire. Queste location vi porteranno in giro per gli Stati Uniti fino ad arrivare addirittura a Parigi per poi sbarcare anche in Cile. Al netto di un’esperienza che sente il peso degli anni, rimane ancora oggi un’avventura degna di essere vissuta, con una narrativa ben scritta e strutturata ancora meglio.

Un gameplay semplice ma allo stesso tempo molto solido

Una volta avviata la nostra prima partita e assaporato le prime informazioni narrative che vi danno il titolo, verrete catapultati immediatamente in una particolare missione. La struttura di questa operazione che deve affrontare il nostro protagonista non è nient’altro che un semplice espediente per spiegarvi minuziosamente il gameplay del titolo, con un tutorial dedicato. Avanzando nelle missioni naturalmente una delle meccaniche più iconiche è la possibilità di utilizzare la tanto decantata “Modalità Istinto”. Questa modalità permette al nostro agente di rilevare ogni bersaglio sulla mappa e così facendo riuscire senza grossi patemi a studiare una tattica per prevalere nei loro confronti. Sebbene il gameplay senta il peso degli anni, visto che la release originale era uscita su PlayStation 2, l’impronta di gioco rimane fedele a questo storico franchise.

Infatti, per molte missioni dovrete adottare un approccio stealth, studiato e ponderato particolarmente bene. I vari nemici che incontrerete sono realizzati piuttosto bene e sebbene reagiscano bene in determinate situazioni non avrete grossi problemi ad eliminarli. La telecamera in terza persona ancora oggi è un fiore all’occhiello di questo capitolo di Hitman, ed è completamente regolabile con con i joy-con. Un’altra interessante meccanica, come potrete immaginare se già conoscete questo franchise, è l’immancabile possibilità di travestirsi per non lasciare nessuna traccia visibile nel luogo del misfatto. L’occultamente è una delle peculiarità maggiori di ogni avventura dell’Agente 87, e quindi come prassi non poteva assolutamente mancare anche in questo capitolo.

Comparto tecnico soddisfacente e assenza di contenuti extra

Analizzando la componente tecnica di Hitman: Blood Money – Reprisal siamo rimasti tutto sommato piacevolmente soddisfatti delle performance sulla console ibrida nipponica. Questa versione aggiornata rispetto all’edizione uscita nel lontano 2006 porta con sé una buona parte delle ottimizzazioni rilasciate su altri sistemi. La rimappatura dei comandi è realizzata bene e testando l’esperienza sia con i joy-con che con il Nintendo Switch Pro Controller abbiamo constatato come il team di sviluppo abbia lavorato egregiamente sotto questo punto di vista. In fase di recensione non abbiamo constatato particolari problemi se non una lentezza abbastanza marcata in determinati caricamenti. Nulla che minasse la giocabilità ma allo stesso tempo è doveroso sottolinearlo sperando che il team di sviluppo che ha curato questo porting rilasci prontamente un update dedicato.

Tutto il comparto sonoro è impreziosito da alcune tracce davvero iconiche e il doppiaggio in italiano ancora oggi riesce ad essere di altissimo livello. Infine, per quanto concerne la grafica è nel complesso piuttosto buona al netto di un invecchiamento di alcuni filmati che purtroppo sentono il peso degli anni. Infine, ma non meno importante, la longevità di questo capitolo si assesta sulle 15/20 ore, in linea con altre produzioni di questo franchise.

Conclusione

Hitman: Blood Money – Reprisal è una produzione che a nostro avviso poteva essere pubblicata anche prima su Nintendo Switch. Al netto di un’esperienza che sente il peso degli anni vista la sua release originale, ancora oggi questo epico capitolo dell’Agente 87 riesce ad intrattenere per diverse ore il giocatore con un’avventura degna di essere vissuta dall’inizio alla fine.

Hitman: Blood Money – Reprisal è disponibile dal 25 gennaio 2024 in versione digitale scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di 24,99 € per 4529,00 MB di spazio complessivi. Il gioco è localizzato in Giapponese, Inglese, Spagnolo, Francese, Tedesco, Italiano, Russo ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.

PRO

  • Un titolo imperdibile
  • Ottimo porting
  • Comparto sonoro di alto livello

CONTRO

  • Produzione che sente il peso degli anni sotto certi punti di vista
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