Double Dragon Gaiden: Rise of the dragons – Recensione

da | 21/08/23 10:00

Arc System Works torna alla carica, un po’ come i protagonisti di Double Dragon Gaiden: Rise of the dragons, uscito da poco su Nintendo Switch. Eccovi la nostra recensione.

Quando si parla di picchiaduro a scorrimento laterale rimane molto difficile non parlare di questa celebre saga che ha visto luce negli anni ottanta grazie a Technos Japan Corporation e Taito. Sia su console che su cabinato, Double Dragon è stato da sempre sinonimo di botte come se non ci fosse un domani.

Grazie ad Arc System Works e Secret Base, che hanno preso le redini del titolo, quest’oggi abbiamo tra le mani Double Dragon Gaiden: Rise of the dragons, che segna il ritorno dei fratelli Billy e Jimmy Lee su Nintendo Switch, a distanza di sei anni dal suo predecessore.

Di nuovo guai

A New York nell’anno 199X, dopo una guerra nucleare, la città è in mano ad alcune bande non molto rassicuranti. La scelta del sindaco per liberare la città da questi delinquenti ricade sui fratelli Jimmy e Billy, facenti parti del dojo Sosetusken. Che fine ha fatto Marian? La domanda è lecita, visto che nelle avventure precedenti era la classica pollastrella presa di mira e poi rapita, episodio su cui si incentrava poi tutta la storyline. Ma non è questo il momento per ricadere nelle vecchie solite trappole, infatti stavolta la donzella sarà un vero e proprio valore aggiunto per i nostri combattenti.

La struttura di gioco ha preso una piega diversa rispetto ai precedenti. C’è una componente quasi roguelike nel complesso, che permette al giocatore di avanzare nei quattro livelli a disposizione acquisendo potenziamenti, che inesorabilmente scompariranno quando apparirà la schermata Game over. Iniziando una nuova partita, potrete selezionare varie opzioni inerenti alla curva di difficoltà, tipo energia dei nemici, energia dei personaggi, morte permanente o possibilità di continuare all’infinito e tanto altro. Tuttavia ciò influirà sul costo in danaro che vi servirà per rianimare un personaggio sconfitto. Difatti in questo capitolo c’è un tag team abbastanza utile che vi permette di cambiare il personaggio giocante (sono al massimo due da poter scegliere, il principale ed il secondario). Se sconfitti entrambi, la partita sarà finita.

All’interno di ogni livello ci saranno nemici in grandi quantità, oggetti per il ripristino della salute, armi contundenti da poter rubare ai nemici, esplosivi e danaro. Ogni livello poi potrebbe avere due parti con due boss diversi, dipende da dove si inizia. Se il primo livello è a sezione unica, il secondo avrà due sezioni, ognuna con un boss diverso.

Alla schermata del game over potrete scegliere se rianimare un personaggio usufruendo dei cosiddetti gettoni, oppure accumulare danaro e ottenere gettoni bonus per sbloccare elementi extra nella Galleria, musiche e nuovi personaggi con cui giocare, che sono ben nove. Il costo di ogni gettone varia a seconda della difficoltà scelta. Più la difficoltà è alta, meno costano i gettoni e viceversa.

Si torna a picchiare forte

Seguendo ormai la classica formula di picchiaduro a scorrimento laterale (e qualche volta verticale) , come detto prima, il giocatore potrà selezione due personaggi giocanti che si daranno il cambia durante la partita, o per scelta vostra o per causa di forza maggiore, tipo la sconfitta di uno dei due. Oltre agli attacchi classici e alle prese, avrete a disposizione una mossa speciale che potrà essere usata quando la barra di caricamento apposita sarà carica. Queste vi saranno utili in condizioni di accerchiamento, poiché grazie ad esse darete sfogo a tutta la vostra forza con conseguente combo. Ogni personaggio ha tre mosse speciali, a seconda della direzione scelta tramite tasti direzionali.

A proposito di combo, mentre ne farete una, sarà utile eseguire il cambio di personaggio in quell’istante per allungarla ulteriormente e fare più danni. Non solo, ma grazie al tag team vi liberete dalle grinfie di un nemico che vi ha bloccato. Sconfiggere più nemici nello stesso istante con una combo vi premierà con del prezioso cibo per recuperare la salute. Fidatevi, l’energia vitale se ne va che è una bellezza ed il cibo sarà una manna dal cielo!

Se poi la difficoltà si dovesse fare importante, sappiate che potrete contare sempre con un amico con cui giocare. Infatti il titolo offre la possibilità di giocare in modalità co-op locale.

Qualche parere tecnico

Tecnicamente questo nuovo Double Dragon si allontana dalla grafica nes-style che lo ha da sempre caratterizzato, cambiando la qualità delle sprites del gioco e soprattutto il look dei personaggi super deformed. Le ambientazioni comunque sono fatte molto bene, curate nei dettagli e colorate al punto giusto. Personalmente ho amato giocarlo in modalità portabile sulla mia Switch Oled. Sarà che i giochi pixellosi, per me, diano qualcosa in più su schermi piccoli… ma tant’è.

Il comparto sonoro sempre molto curato è una delle qualità che ho apprezzato di più, la musica è una caratteristica importante nella buona riuscita di un gioco nel suo complesso. Ho notate invece come i tempi di caricamento siano esageratamente lunghi per un titolo leggero come questo. Si richiama a gran voce una patch! La longevità si basa non tanto sulla durata del gioco, che in un ora e mezza circa si porta a termine, ma dalle possibilità che offre di scegliere ogni volta un combattente diverso. Avendo caratteristiche diverse ciò influisce sull’esperienza di gioco rendendolo un po’ più fresco.

Conclusione

Double Dragon Gaiden: Rise of the dragon si prende di prepotenza un posto nella classifica dei giochi che mi sono piaciuti di più del mese di Luglio. Il numero dei personaggi giocabili, la curva di difficoltà personalizzabile, la modalità co-op e la componente roguelike lo rendono rigiocabile per parecchio tempo pur essendo solo quattro i livelli. Il grado di sfida è comunque appagante e, per i completisti, l’arduo lavoro di portare riuscire a sbloccare tutti gli extra che il gioco offre.

Un piccolo bug in cui sono incappato è durante la lotta contro un boss. Quest’ultimo era sparito dallo schermo (precisamente nella parte bassa di una piramide) e non è più risalito. Praticamente continuavo a uccidere nemici random, ma il boss non tornava più. Conseguentemente ho dovuto riavviare tutto da capo. Tuttavia, un titolo consigliato sia ai fan di vecchia data che a quelli che si sono avvicinati per la prima volta al brand, in attesa ovviamente di qualche aggiustatina.

PRO:

  • Gameplay divertente
  • Tanti personaggi con cui giocare e da sbloccare
  • Il sistema roguelike funziona
  • Colonna sonora
  • Modalità cooperativa in locale
  • Grafica in ottimo pixel art

CONTRO:

  • Qualche livello in più non guastava
  • Longevità buona ma con riserva
  • Qualche piccolo bug da risolvere
Condividi su

Articoli Correlati

OTXO – Recensione

OTXO – Recensione

Una nuova fantastica produzione sbarca su Nintendo Switch: stiamo parlando di Otxo. Ecco a voi la nostra imperdibile recensione. Il 2024 di Nintendo...