Bloodrayne 2: ReVamped – Recensione

da | 06/12/21 13:00

Scopriamo insieme se il ritorno di Rayne sui nostri schermi è un bagno di sangue o la riscoperta di un vecchio classico.

Sappiamo tutti che mangiare sano è una delle basi per mantenerci forti e in salute. Spesso però ci potrebbe venire voglia di qualcosa di meno salutare come un buon hamburger o delle patatine fritte. Questo cibo non ci darà i nutrimenti necessari al nostro corpo né farà bene alla nostra linea ma ci darà una certa soddisfazione. Ecco che la serie Bloodrayne rappresenta esattamente questo cibo “spazzatura”.

Questi titoli sviluppati da Terminal Reality hanno come protagonista la bella dampyr Rayne il cui obiettivo è quello di eliminare un’organizzazione filo-nazista dedita ad attività esoteriche, conosciuta come Gegen Geist Gruppe. Nel primo titolo attraversavamo il periodo della seconda guerra mondiale mentre nel secondo ci spostiamo ai tempi moderni.

Dopo una serie di film dalla qualità discutibile (basta dire che sono stati diretti da Uwe Boll) e lo spin-off Bloodrayne: Betrayal la serie è finita nel dimenticatoio. Ma ci ha pensato Ziggurat Games a ridare vita al brand grazie alle Bloodrayne: ReVamped e Bloodrayne 2: ReVamped: versioni potenziate degli originali. Vediamo insieme se per questo secondo capitolo l’operazione è andata a buon fine.

Parliamoci chiaro: Bloodrayne non è mai stata una serie dalla qualità eccelsa ma comunque ha il suo seguito di fan che ne elogiano il divertente gameplay e la bontà della protagonista. L’operazione di porting dai “Terminal Cut” intrapresa da Big Boat Interactive ha quindi senso ma è nella realizzazione che pecca, in modo anche abbastanza vistoso.

Partiamo dalla prima cosa che si nota in un’operazione di questo genere: la grafica. Risoluzione e texture sono state aumentate drasticamente producendo un’immagine pulita e ben definita. Anche alcuni effetti visivi, come i riflessi, sono migliorati donando al comparto tecnico un look più moderno ma che non stona con stile e tecnica del gioco del 2004.

Su Switch purtroppo il frame-rate non è mai stabile e spesso balla tra i 60 fps ed i 30 fps anche in modo repentino. Inoltre usare i poteri speciali di Rayne abbassa la risoluzione producendo scalettature incredibilmente vistose. Ultima considerazione va fatta per l’illuminazione che non è gestita in modo efficace poiché ci sono fin troppe parti di gioco incredibilmente buie. Non intendiamo “oscure” o “misteriose” ma proprio in cui non si vede nulla di quello che abbiamo davanti e aumentare la luminosità non ci aiuta granché.

Se il comparto grafico ci regala comunque qualche soddisfazione, quello audio risulta invece piuttosto carente. Mixing dei suoni errato, musiche dimenticabili e poco incisive ed un generale piattume non fanno certo brillare Bloodrayne 2: ReVamped. Discorso a parte va invece fatto per il doppiaggio che sfocia spesso nel comico involontario aggiungendo quella punta di trash che fa tanto bene a titoli di questo tipo.

Il gameplay si presenta come un classicissimo hack-n-slash dell’epoca Playstation 2: si attraversano livelli lineari, si combattono orde di nemici e si affrontano boss. Giocando a Bloodrayne 2: ReVamped appare molto chiaro perché questa formula si è evoluta in quanto non si è provato minimamente a modernizzare il gameplay. Tutto è come era rimasto nel 2004 e sarebbe stato meglio fosse rimasto sepolto in quegli anni.

Combinando gli attacchi con le lame ed i calci è possibile creare tante combo ma che non aggiungono molto ad un sistema di combattimento fin troppo basilare. Il button-mashing può funzionare egregiamente contro i nemici base ma i boss sono un’altra cosa. Questi hanno spesso attacchi non parabili e non possono essere storditi facilmente, costringendoci spesso alla fuga.

Nulla però è pericoloso come la telecamera di gioco, vero e proprio nemico del giocatore. Questa è spesso prona a zoom repentini e blocchi a causa delle collisioni con l’ambiente di gioco, non permettendo di capire bene cosa ci troviamo davanti. La vicinanza con la protagonista inoltre non permette di avere un buon controllo dell’azione, risultando uno dei difetti peggiori del titolo.

Attraversando i piatti livelli di BloodRayne 2: ReVamped acquisiremo nuove combo e poteri che non aggiungono purtroppo profondità all’azione. Le armi da fuoco sono un’altra delusione in quanto poco precise e spesso troppo poco efficaci per uccidere i nemici. Fortunatamente a spezzare leggermente la monotonia ci pensa il nostro fido rampino.

Con questo oggetto non possiamo aggrapparci o muoverci più velocemente ma serve a lanciare i nemici in varie direzioni. Alcuni enigmi ambientali prevedono di uccidere un certo numero di minion gettandoli in un camino, un tritacarne, un pozzo… insomma far sì che muoiano in modo cruento per poter proseguire. Questi piccoli puzzle ambientali condiscono leggermente l’insipido gameplay del titolo ma certamente non lo elevano.

A nulla valgono anche le sparute sequenze “platform” la cui sfida è pari a zero dato che è impossibile sbagliare i salti. Le doti acrobatiche di Rayne servono solo per raggiungere altezze elevate arrampicandosi su grondaie e ringhiere ma dimenticatevi qualunque tipo di esplorazione. Il percorso è uno solo e se esiste una biforcazione spesso non porta a nulla.

Infine il porting su Nintendo Switch lascia a desiderare, non permettendo alla console Nintendo di brillare sotto nessun punto di vista. Cose basilari come la vibrazione del pad (esageratamente aggressiva) o la risoluzione in modalità portatile sono gestite male ad aggiungono fastidio ad un pacchetto già non eccelso.

Alla fine BloodRayne 2: ReVamped è una ritorno non eccelso di un gioco che già non era un capolavoro. La struttura di gioco arcaica, i problemi tecnici e i combattimenti monotoni non gli permettono di raggiungere la sufficienza. Ma come l’originale del 2004 si tratta di un titolo trash che può comunque soddisfare per l’assurda violenza, per le generose curve della protagonista o per curiosità morbosa, in attesa di giocare a qualcosa di ben più valido.

BloodRayne 2: ReVamped è disponibile dal 18 novembre 2021 in versione digitale scaricabile dal Nintendo Switch eShop al prezzo di € 19,99 per 13722,00 MB di spazio complessivi. Il gioco è localizzato in Tedesco, Inglese, Spagnolo, Francese, Italiano, Russo ed è compatibile con il cloud dei dati di salvataggio e Nintendo Switch Pro Controller.

PRO

  • Qualche effetto grafico carino
  • Fattore “trash” divertente
  • Tanta azione…

CONTRO

  • …ma molto monotona
  • Telecamera indecente
  • Sonoro da dimenticare
  • Ambientazioni poco interessanti
  • Funzionalità Switch mal sfruttate
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