Another Sight – Recensione

da | 01/07/19 15:35

Another Sight arriva su Nintendo Switch pronto a “farci vedere” le cose da un punto di vista diverso. Insomma, come sarebbe la vita se di colpo perdereste la vista, ma avrete un super udito come DareDevil?

La storia inizia con Kit, una giovane ragazza, che si risveglia con un braccio indolenzito in un luogo a lei sconosciuto e surreale. Comincia a vagare in cerca di suo padre, ma finisce col precipitare giù da un crepaccio nel suolo.
Al suo risveglio farà la conoscenza di Gatto, ma scoprirà che la sua vista non è più come prima. Infatti, dopo la caduta, Kit sembra avere una vista più offuscata e con una strana percezione del mondo che la circonda. 

Infatti, ora “la sua vista si basa sull’udito”, proprio come un vero radar da pipistrello, ma sarà sufficiente per capire dove si trova? Riuscirà a rintracciare il padre e ha capire cos’è successo?

Solo il nostro cammino saprà darci una risposta…

Si procede a tentoni nel silenzio

Il gameplay di Another Sight si basa sui sensi sviluppati da Kit dopo la caduta e dall’aiuto del fantastico Gatto incontrato poco dopo. Il gioco è un puzzle game moderno in cui dovrete alternarvi tra Kit e il Gatto per poter oltrepassare gli ostacoli ed avanzare uno a fianco all’altro. Bisognerà fare molta attenzione agli elementi con cui interagire, sia con Kit che con Gatto, per poter proseguire aprendovi nuovi percorsi.

Tuttavia, mentre con Gatto avrete una vista normale e potrete muovervi con abilità felina per i livelli, con Kit sarete rallentati dalla sua cecità che baserà la sua vista solo attraverso i suoni. Oggetti rumorosi come treni, cavi elettrici scoperti o sassi che cadono resteranno sempre ben visibili da Kit grazie a questo suo nuovo super senso.

Al di fuori di ogni rumore, Kit camminerà a tentoni cercando di captare l’ambiente circostante passo dopo passo. Questo rallenterà notevolmente il cammino, passare assieme a Gatto tutti i livelli sarebbe estenuate poiché Kit sarà veramente lenta. Fortunatamente, se giocherete d’astuzia, e Gatto cammina nelle vicinanze (grazie al rumore di quest’ultimo) Kit avrà una vista nitida e potrà correre verso l’amata bestiolina. Questo sarà fondamentale in certe frazioni di gioco.

Un comparto tecnico accurato

Another Sight ha un buon comparto tecnico, non eccezionale e perfetto, ma accurato. Dal punto di vista grafico un filtro anti aliasing avrebbe fatto la differenza su alcune scanalature parecchio evidenti. Tuttavia, non da assolutamente fastidio, le ambientazioni sono ben realizzate riuscendo ad avvolgere bene il giocatore nelle sensazioni che prova Kit. Anche il sonoro d’altra parte gioca un ruolo chiave nel coinvolgere il giocatore e infatti completa benissimo il coinvolgimento grafico con degli ottimi arrangiamenti.

Per quanto riguarda i controlli, bisogna farci l’abitudine in quanto nonostante lo scenario sia sviluppato su tre dimensioni, Kit si muoverà sempre come se fosse un gioco in 2D a scorrimento.

Ottimo l’utilizzo dell’HD-Rumble dei Joy-Con che reagiscono bene con le azioni e gli avvenimenti all’interno dello scenario di gioco.

Conclusioni

Another Sight è un titolo che saprà regalarvi tante ore di intrattenimento, tra un enigma e l’altro, vi affascinerete a scoprire la storia di Kit e di come sia finita all’interno di questo strano mondo.

I ragazzi austriaci di Toplitz Productions (così come gli italiani Lunar Great Wall Studios) hanno fatto un buon lavoro in generale, un’ottima trasposizione in più lingue del gioco (incluso l’italiano).

Vale la candela? Another Sight è un bel titolo, però deve piacere il genere del puzzle game, altrimenti potreste annoiarvi molto presto. Tuttavia, se siete appassionati del genere e vi diverte risolvere un enigma dietro l’altro, Another Sight è il gioco per voi e, se così fosse, lo troverete sull’eShop di Nintendo Switch al prezzo di € 39,90 con un peso complessivo di circa 3,3 GB.

Pro

  • Titolo molto interessante a livello di trama
  • Incuriosisce il giocatore
  • Interessante lo switch tra Kit e Gatto per proseguire

Contro

  • 3D dei modelli un po’ scalati (lo sfondo e lo scenario sono ben definiti)
  • Alcune interazioni si ripetono, ma niente di noioso
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